Ok Mum, maybe you were right: languages matter. Foreign languages
matter.
Nowadays we should speak two idioms more than our own, in order not to
be exceptional, but just “normal” in this globalized world.
But Mum, you know, I don't like English so much… and it's your
fault, actually… if you had been a Science teacher, there would be
no problem by now. But you teach English, so… you can't insist on your
subject becoming my favourite one. It's
not in the nature of things. But, as you can see, I'm making a great
effort to write all this in your beloved English.
And, in facts, I haven't understood
yet perfectly which
nouns are countable or uncountable… and sometimes I'm not sure
about using the Present perfect or the Past simple… and I often
forget the “S” after he/she/it…
But Mum, you taught me that the most
important issue in language is COMMUNICATION and not grammar… or
better, grammar is important, but the others can forgive you, if you
make some mistakes… at the opposite they can't forgive you if you
don't speak with them, if you refuse to communicate and remain in
your little and safe “native-speaker world”.
Finally, I had to learn French two
years ago in a decent way to appreciate the power of the languages.
Now Mum, I see this magic: I can
speak with people that are not Italian… but it's not just speaking
(What's your name? How old are you? The cat is on the
table!), it's a real
communication (from the latin comunio:
stay together, put something in common… yes, latin still remains my
favourite language)… indeed, it's a meeting of souls.
Most of all, if I share with someone
not just one language, but two or even three… there's no wall any
more! Maybe a few obstacles resist, but they are easier to overtake.
Of course, I won't never speak as many as you do, but I
think you could be proud of me.
And you know Mum, what I love the
most? Hearing people's voices in their own language. Yes, because
all of us change our voice speaking in an other idiom! But I think
that our souls still speak the language with which we were born, our
family's language.
I don't know exactly how to explain
it… but it seems to me that I can get to know people better. More
or less, the same thing happens when you manage to read a novel or a poem in its original language: it sounds so
different, deeper, so charming… in a word: better.
It hasn't been so easy, Mum (or
wasn't??? Boh!!!): I'm usually a bit ashamed of speaking in an other
language: I'm afraid of not being understood, I dread seeming like an idiot,
since I can't find the exact word that fits in the conversation, I'm
afraid not to be able to express what I'd like to… and this is
quite hard, quite frustrating, to have an universe inside and can't
show it by words… or just an answer, or a joke…
However, Mum, don't worry: Spanish
people are quite tolerant about language, they don't insult you if
you get wrong with some words… or if you try to talk with them,
speaking Itagnol.
So, ultimately, maybe… yes… once
in a life you were right: languages matter.
P.s.
Dad, don't worry: I keep
thinking
Italian is the most beautiful language in the world.
Oh, Grandma and Grandpa, you too…
be sure, when I come back, I'll still understand you speaking
BRESCIAN dialect!
OK, mamma, forse avevi ragione: le lingue sono importanti. Le lingue straniere sono importanti.
RispondiEliminaAl giorno d'oggi dovremmo parlare almeno due altre lingue oltre la nostra, non per essere eccezionali, ma giusto “nella norma” di questo mondo globalizzato.
Però, Mamma, l'inglese non mi piace molto… ed è un po' colpa tua, ovviamente… se fossi stata un'insegnante di scienze, ora non ci sarebbero problemi. Ma no, tu insegni inglese quindi non puoi pretendere che la tua materia diventasse la mia preferita! Non sarebbe logico! Ma, come vedi, sto facendo un ciclopico sforzo per scriverti tutto questo nel tuo amato inglese.
In realtà non ho ancora ben capito quali nomi siano “countable” e quali “uncountable”… e a volte sono un po' indeciso fra Present perfect o Past simple… e spesso mi suggono le “s” dopo he/she/it.
Mamma, però mi hai insegnato che la questione più importante nelle lingue è la COMUNICAZIONE, non la grammatica… o meglio: la grammatica è importante, ma gli altri possono perdonarti se fai qualche errore… al contrario non ti perdonano se non parli con loro, se ti rifiuti di comunicare e te ne resti nel tuo piccolo e sicuro mondo di madrelingua.
Alla fine ho dovuto imparare il francese in maniera decente due anni fa, per apprezzare il potere delle lingue.
Ora, Mamma, ne capisco il fascino, la magia: posso parlare con persone che non sono italiane, ma non è un semplice “parlare” (What's your name? How old are you? The cat is on the table!), è una vera COMUNICAZIONE (dal latino comunio: stare insieme, mettere qualcosa in comune… sì, il latino resta di gran lunga la mia lingua preferita). È davvero un incontro di anime.
Soprattutto se condivido con qualcuno non una, ma due o anche tre lingue… non ci sono più muri! Magari qualche ostacolo resta, ma è così facile superarlo!
Certo, non parlerò mai così tanto come fai tu, ma credo che potresti essere orgogliosa di me.
E sai, mamma, cosa mi piace di più? Sentire la voce delle persone nella loro propria lingua. Sì, perché tutti noi cambiamo voce parlando in un idioma straniero. Ma penso che la nostra anima continui a parlare la lingua con cui siamo nati, la lingua della nostra famiglia.
Non saprei esattamente come spiegarlo, ma mi pare di poter conoscere meglio le persone. Più o meno è quello che succede quando riesci a leggere un romanzo o una poesia nella sua lingua originale: sembra così diversa, così profondo, così affascinante… in una parola: migliore.
Non è stato sempre facile, Mamma: generalmente sono un po' imbarazzato a parlare in un'altra lingua: temo di non essere capito, ho paura di sembrare un idiota, dato che non riesco a trovare la parola adatta che calzi nel discorso, sono spaventato dall'idea di non essere capace ad esprimere quello che vorrei… ed è piuttosto duro avere un universo dentro e non poter esprimerlo a parole… o anche solo una battuta o una risposta…
Comunque, Mamma, non ti preoccupare: gli Spagnoli sono piuttosto tolleranti sulla lingua, non ti insultano se sbagli qualche parola… o se provi a parlare con loro in Itagnol…
Quindi, in conclusione, può darsi che… sì… per una volta nella vita, avevi ragione: le lingue sono importanti.
E Papà non preoccuparti: resto convinto che l'Italiano sia la lingua più bella del mondo.
Oh e Nonni, anche voi state tranquilli: al ritorno vi capirò ancora quando mi parlerete in BRESCIANO.